Il territorio collinare a sud di Castel San Pietro Terme procede da quello ondulato delle prime colline sino alla altimetria più variata dei primi rilievi montani.
Le prime colline, zona di più antichi insediamenti, di agricoltura specializzata, soprattutto con coltivazione della vite, sono caratterizzate da un'alternanza fra dolci pendii e ripe scoscese.
Negli ombrosi valloni si conservano residui degli antichi boschi, con querce, frassini e carpini.
Proseguendo verso monte si arriva ai suoli argillosi pleistocenici-pliocenici, depositi marini iniziati 5 milioni di anni fa.
Quelle presenti nel territorio di Castel San Pietro Terme sono le ultime propaggini delle argille plioceniche romagnole di mare basso in acque tranquille.
Queste sono colline poco elevate, con mancanza o quasi di vegetazione arborea, e con estese zone a calanchi dalle caratteristiche e suggestive forme a creste e riseghe.
Sono terreni ricchi di fossili perfettamente conservati.
Le pendici dei calanchi sono spoglie di vegetazione per la forte concentrazione di sali nel terreno che consentono l'esistenza solamente a poche specie, affini a quelle dei litorali marini.
A sud delle argille plioceniche inizia la formazione delle "argille scagliose", che occupa tutta la restante parte del territorio comunale.
Una delle caratteristiche naturalistiche più interessanti delle argille scagliose è che essendo terreni costituiti da tanti tipi di rocce risultano ricche di minerali.
Questa formazione, caratteristica di buona parte dell'appennino, termina, nella nostra regione, poco a oriente delle valle del Sillaro.
Questi terreni sono costituiti principalmente da argilliti grigio verdastre che includono frammenti rocciosi di varie dimensioni ed età (da 160 a 22 milioni di anni) e di diverse origini, sedimentaria, magmatiche, etc.
La morfologia delle argille scagliose è caratterizzata anch'essa dai calanchi, in forme meno ripide di quelle delle argille plioceniche; inoltre a causa della minore salinità, c'è una maggiore varietà floristica.
Il paesaggio quasi lunare delle zone a calanco non è privo di un suo fascino particolare.
Inoltre, nelle zone a minor pendenza, in primavera e all'inizio dell'estate, tra il verde dei ginepri, esplode il giallo delle ginestre, il bianco dei biancospini e delle rose selvatiche, il rosso fiammeggiante della sulla.
Nel complesso la scarsità dell'insediamento umano, dovuto anche all'abbandono di queste zone scarsamente produttive, permette un habitat naturale abbastanza libero e indisturbato.
Infine, il gruppo di Montecalderaro, coi suoi 600 metri di altitudine, ma soprattutto con le sue caratteristiche ambientali, si stacca nettamente dal mare delle argille scagliose.
Nella parte più alta domina il tradizionale paesaggio dei castagneti. Dove questi sono assenti, il bosco è formato da roverella, olmo, frassino, acero, carpino nero, ciliegio selvatico, corniolo, maggiociondolo, sambuco.
Una visione d'insieme di questa zona si può avere percorrendo la rotabile che da Montecalderaro scende in val di Sillaro passando nelle vicinanze dell'antico e suggestivo Borgo di Frassineto.
Mappa
Le argille e i Calanchi
via Tanari
40024 Castel San Pietro Terme
Interessi
- Natura e Oasi
Approfondimenti
La zona si può visitare tutto l'anno.
Come arrivare a Castel San Pietro Terme.
Per ammirare il suggestivo paesaggio dei calanchi, occorre dirigersi verso la collina in direzione di Montecalderaro.